MBR
INTRODUZIONE
Il processo di ultrafiltrazione a membrane permette non solo di espletare un’azione filtrante efficace, prevenendo così il trascinamento di biomassa e particelle colloidali nell’effluente, ma anche di operare a concentrazioni di fanghi elevate con un accurato controllo dell’età del fango.
Nelle tecnologie tradizionali, dove la separazione fango-acqua è eseguita da un sedimentatore statico, l’efficienza del processo di depurazione dipende dalla velocità di decantazione dei fiocchi di fango, dalla quale dipende la concentrazione di solidi nella vasca di ossidazione (parametro fondamentale per la buona riuscita del trattamento).
Nei processi a membrane, la separazione fango-acqua è assicurata da una membrana semi-permeabile e di conseguenza la capacità di sedimentazione dei solidi sospesi non condiziona in nessun modo la capacità dell’impianto.
Sostanzialmente, il bioreattore a membrane permette di operare il sistema con parametri operativi sensibilmente diversi rispetto alle tecnologie a fanghi attivi tradizionali.
La possibilità di separare il fango con un sistema fisico quale quello delle membrane consente di mantenere nel bioreattore una concentrazione di fango molto elevata (8÷10 g/l) senza con questo compromettere la capacità del sistema di filtrazione.
LE MEMBRANE

La tipologia di membrane che utilizziamo sono a fibra cava fluttuante. La fibra cava è notoriamente la forma geometrica più favorevole per contenere il costo di investimento e gestionale di un processo a membrana grazie ad oneri di produzione contenuti, gran densità di superficie filtrante per unità di volume e bassi consumi energetici.
Durante il processo di filtrazione “Outside-In” i solidi rimangono all’esterno delle membrane “spaghetto”, quindi solo il permeato scorre all’interno della fibra, riducendo quindi i rischi di intasamento.
La membrana è costituita da un polimero macroporoso di supporto rivestito esternamente da un ulteriore polimero che agisce da elemento filtrante.
La porosità si colloca a cavallo tra l’ultrafiltrazione e la microfiltrazione.
VANTAGGI
L’applicazione delle membrane agli impianti biologici consente di sfruttare tutti i vantaggi del processo biologico senza preoccuparsi della capacità di decantazione dei fanghi attivi
Il processo presenta significativi vantaggi rispetto a processi alternativi.
Ridotta sensibilità alle variazioni dell’alimento: L’efficienza delle membrane di ultrafiltrazione non è dipendente dalla sedimentabilità dei fiocchi biologici; i fanghi sono trattenuti anche se il bioreattore subisce l’ingresso di una sostanza tossica o un improvviso aumento del carico organico o idraulico o ancora uno shock di pH. Altro beneficio derivante dall’utilizzo delle membrane di ultrafiltrazione è la possibilità di mantenere in circolo concentrazioni di biomassa notevolmente superiori a quelle caratteristiche delle tecnologie tradizionali.
Controllo accurato dell’età media del fango biologico: Dal momento che virtualmente nessun solido passa attraverso le membrane e poiché lo spurgo di fango è strettamente regolato, l’età del fango può essere precisamente controllata, garantendo in tal modo i parametri gestionali scelti dagli operatori.
Ridotta produzione di fango: Come conseguenza della possibilità di mantenere un’età del fango decisamente superiore rispetto agli impianti tradizionali, si riduce la produzione di fango (con conseguenti minori oneri di disidratazione e smaltimento dei fanghi).
Migliore qualità dell’effluente: Le membrane di ultrafiltrazione garantiscono una separazione assoluta dei solidi sospesi, prevenendo il trascinamento di fango biologico responsabile di alti valori di COD e solidi sospesi nello scarico e permettendo così ulteriori stadi di trattamento successivi normalmente sensibili ai solidi sospesi (quali l’osmosi inversa o, come nel caso in oggetto, l’ozonizzazione terziaria).
Ingombri estremamente contenuti: La possibilità di sviluppare in altezza il bioreattore (MBR) e l’assenza del bacino di chiarificazione finale consentono un elevato risparmio di spazio rispetto alle altre soluzioni tradizionali (a parità di carico inquinante abbattuto).
Facilità gestionale: L’elevato livello tecnologico espresso dal sistema ne consente una facile gestione.
La presenza dell’ultrafiltrazione consente di avere un sistema idraulico controllato: i parametri di lavoro sono controllati, gestiti e raccolti da un sistema elettronico/PLC che prevede la possibilità di collegamento anche via modem.
DI SEGUITO SONO RIPORTATI I DETTAGLI DI ALCUNI IMPIANTI CHE ABBIAMO INSTALLATO.
LA LISTA COMPLETA DEGLI IMPIANTI INSTALLATI DA FIDIA ENGINEERING SRL E' DISPONIBILE SU RICHIESTA.
PIATTAFORMA TRATTAMENTO ACQUE CONTO TERZI

Realizzazione di una sezione di ultrafiltrazione per l'ottimizzazione e l'implementazione delle prestazioni dell'esistente sistema di depurazione biologico a fanghi attivi, oltre alla sostituzione dell'attuale unità di sedimentazione del primo stadio di ossidazione biologica, per una portata di 600 mc/giorno e 5000 mgO2/litro di COD.